Quello che segue è un estratto (pp 69 – 71) dell’unico libro tradotto in italiano di David Berceli, creatore del Metodo “Metodo TRE, esercizi per rilasciare stress e traumi”  Edizioni Spazio Interiore.

T.R.E.® è un metodo semplice, profondo e indolore in cui, attraverso semplici esercizi fisici, è possibile evocare nel corpo un meccanismo riflesso di vibrazione (detto tremore neurogeno) per rilasciare in maniera naturale le tensioni prodotte dallo stress quotidiano, da traumi o anche da un’intensa pratica sportiva.

Per sessioni individuali o di gruppo del Metodo TRE puoi contrattarmi qui.

“Il cervello può essere diviso in tre sessioni principali. La prima è il tronco encefalico che controlla le nostre funzioni umane di base, legate alla respirazione, al battito cardiaco, alla pressione sanguigna …  La seconda è il sistema limbico che si sviluppa più tardi durante la vita e controlla i comportamenti di azione e reazione, di attacco e di fuga, ed è la parte del cervello maggiormente guidata dalle emozioni. La terza ed ultima parte è costituita dalla neurocorteccia, la parte del cervello che matura per ultima e controlla la logica e il comportamento.

In circostanze normali il nostro cervello riceve le informazioni dall’esterno, le elabora e le associa ad emozioni nel sistema limbico, e infine le invia alla neurocorteccia affinchè possano essere analizzate e quindi risultino in una risposta logica e ragionevole.

Il processo per questo tipo di comportamento si articola come segue: AZIONE – RIFLESSIONE – RISPOSTA.

Tuttavia questo processo cambia nel corso dell’evento traumatico. Durante il trauma gli individui devono agire velocemente e istintivamente. Per fare questo il cervello da maggiore enfasi alle parti più primitive del cervello (tronco encefalico e sistema limbico), cosichè l’azione produca una reazione immediata, senza ricorrere al processo laborioso e potenzialmente pericoloso della riflessione e della risposta logica. … Il processo per questo tipo di comportamento si articola come segue AZIONE – REAZIONE.

Questo processo di azione e reazione avviene allo scopo di proteggerci durante una situazione di pericolo. Tuttavia se viviamo ripetute e prolungate situazioni di pericolo, possiamo rafforzare questo schema di pensiero. Più usiamo questo modello, più il nostro cervello lo utilizzerà anche quando non siamo più in pericolo. In altre parole, più questa rete neurologica si attiva, più questo “stato temporaneo” si svilupperà come tratto permanente. Potrebbe così accadere che … cominci a vivere la vita quotidiana usando questa reazione neurologica traumatica per abitudine. Il trauma non è più uno stato transitorio per l’individuo, ma diventa invece una realtà pervasiva della vita.”

Un piccolo passo verso la Gioia di Essere.

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Foto di Ivan Karasev su Unsplash

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