Cosa hanno in comune Maria Maddalena e la menopausa?

Forse questa domanda può sembrare blasfema a qualche persona. L’analogia può sembrare azzardata. Eppure ci sono aspetti importanti che le accomunano.

Un passo indietro

Pochissimi giorni fa ho sentito il desiderio di dedicare la Luna eviolution a Myriam di Magadala oggi, 22 luglio 2023 (giorno Alfa NS1.35.13.26.170 del Sincronario Maya), festa di Maria Maddalena nel calendario gregoriano.

La Luna eviolution è un incontro di gruppo online, riservato alle donne, intorno al tema della menopausa che è da 7 anni ormai il centro del mio lavoro (per saperne di più). Mi è venuto spontaneo chiedermi da dove nascesse quel desiderio e quale fosse il nesso fra la Menopausa e Maria Maddalena.

Cambiare la narrazione

Il primo aspetto che mi è parso evidente è la narrazione distorta, svilente e umiliante che per secoli è stata fatta della figura della Maddalena e della menopausa.

Nonostante papa Francesco nel 2016 abbia “elevato la celebrazione di Santa Maria Maddalena al grado di festa” e l’abbia riconosciuta Apostola Apostolorum, come già avevano fatto in passato l’erudito Rabano Mauro nell’VIII secolo e San Tommaso d’Aquino cinquecento anni più tardi, nell’immaginario collettivo Maria Maddalena è rimasta la prostituta penitente e redenta dall’incontro col Salvatore. È così infatti che è stata descritta, dipinta e considerata nei secoli dei secoli.
Myriam di Magdala era in realtà una sacerdotessa, un’iniziata, un’insegnante, amante sacra e compagna di Jeshua, l’incarnazione del Divino Femminile, così come Jeshua lo era del Divino Maschile.

È difficile sradicare secoli di giudizio, colpa e messa al bando. Malgrado ciò sempre più donne, e anche uomini, oggi riconoscono, ricordano e vivono la bellezza, la saggezza, l’amore incondizionato di Myriam (1) e si risvegliano, ci risvegliamo al suo prezioso insegnamento incarnando nel mondo quella dolce forza che è l’Amore, che è il Femminile nell’accezione più elevata e sacra del termine.

Dallo stesso distorcere, snaturare, falsificare è stata, ed è, oppressa la menopausa, per lo meno in Occidente e, forse, solo in tempi più recenti.

La menopausa è comunemente considerata la fine della vita di donna. La maggior parte delle donne che non ha consapevolezza della potenza del ciclo mestruale, e spesso anche chi ne è consapevole, arriva all’appuntamento con la menopausa con resistenza, difficoltà, paura, vorrebbe che non arrivasse mai, Perché si aspettano quello che l’incantesimo sociale racconta. Quello che “si sa” infatti della menopausa è che porta vampate di calore, peso, abbassamento della libido, sbalzi umorali e così via. Insomma la menopausa è ridotta a tutti i possibili sintomi e di conseguenza viene trattata come fosse una malattia, quando in realtà è una fase naturale nella vita della donna. Non che non ci siano disagi, ma non sono obbligatori e ogni donna è diversa.

Come è accaduto per la Maddalena per la quale la narrazione dominante ha completamente oscurato, negato, svilito il suo ruolo di Amore, saggezza, capacità guaritrici svolto a fianco di Gesù, così la “medicalizzazione” della menopausa ha oscurato, negato, svilito il suo ruolo, il significato profondo, la magia che porta nella vita di una donna, la preziosa opportunità che offre: diventare una donna realizzata, autorevole e di riferimento per le più giovani e la società, una splendente Regina della propria vita,

Connessione con l’Invisibile, fiducia nell’intuito, coraggio

Maria di Magdala operava in completa e naturale connessione con l’Invisibile, con il Divino, essendo un ponte sacro di unione fra il Cielo e la Terra. Si recò al sepolcro di Gesù seguendo il suo intuito e Lui era li, si palesò a lei per primo. A lei Gesù diede l’incarico di portare la buona novella agli altri apostoli proprio perché Apostola Apostulorum. E lei lo fa con coraggio e autorevolezza, affrontando l’incredulità dei più e le ire di Pietro, su cui verrà edificata la Chiesa che, non a caso, tradirà l’insegnamento di Jeshua e negherà il ruolo della Maddalena.

La donna che vive con consapevolezza il passaggio della Menopausa, prendendo il tempo di stare con sé stessa nella trasformazione, vedendo, accogliendo e trasformando i propri limiti e le proprie ombre, si apre alla connessione con l’Invisibile, diventa anch’essa ponte sacro fra il Cielo e la Terra, diventa completamente se stessa, il proprio potere al di là delle aspettative degli altri e della propria educazione. Ha piena fiducia in se stessa e nel proprio intuito, proprio perché in connessione e questo le dà il coraggio di prendere posizioni, anche quando scomode e impopolari, per amore di verità e giustizia.

Il dono odierno di Maddalena

Concludo questo articolo con un dono. Le parole che, durante la meditazione della Luna Evioluntion di oggi, la Maddalena ha donato ad una delle donne presenti:
🌹🌹🌹La gratitudine da la forza alle tue azioni, rende ogni cosa necessaria per ricordare chi sei e ricordare di te🌹🌹🌹

Grazie di aver letto fin qui, Grazie per condividere questa visione e queste parole. Grazie per risvegliarci e creare il Mondo Nuovo d’Amore Incondizionato che è già qui.

Un piccolo passo verso la Gioia di Essere

(1) C’è. un’ampia bibliografia in proposito. Questi sono i libri che conosco, ho letto e consiglio.
La nuova coscienza di Maria Maddalena di Adele Venneri – Ishtar Luna-Sol Edizioni
Il Codice dell’Origine di Adele Venneri – Ishtar Luna-Sol Edizioni
Maria Maddalena Rivelata di Meggan Watterson – Trefoglie Edizioni
Il Vangelo di Maria Maddalena … restituito dal Libro del Tempo di Daniel Meurois – Edizioni Amrita
Ce ne sono veramente molti altri tra cui segnalo Il Vangelo di Maria Myriam di Magdala di Jean Yves Leloup – Servitium Editrice

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