Mail Art ovvero l’Arte Postale

L’Arte Postale è «una pratica artistica d’avanguardia che consiste nell’inviare per posta a uno o a più destinatari cartoline, buste, e simili, rielaborate artisticamente.» La Mail Art è, contemporaneamente, il messaggio spedito e il mezzo attraverso cui è spedito.  E’ considerata arte solo dopo la sua spedizione.

Ho conosciuto la Mail Art nel 2014 grazie a Tina Festa in occasione del corso del Seminario Intensivo di Formatori Caviardage.  In quell’occasione creai una cartolina spedita poi ad una partecipante del corso, diventando così una mail artista a tutti gli effetti. Nel 2015 con l’Associazione Femminil C abbiamo lanciato una campagna di partecipazione a One Billion Rising Revolution attraverso la Mail Art.

La principale caratteristica della Mail art è quella dello scambio non commerciale; le opere possono essere esposte in gallerie d’arte ed eventi che non prevedevano la presenza di una giuria. Un presupposto della Mail art è che “i mittenti ricevono”, nel senso che non ci si deve aspettare di ricevere Mail art senza partecipare attivamente al movimento.

I materiali più comunemente utilizzati per la mail art includono cartoline, carta, collage composti da oggetti di uso comune ed immagini riciclate, francobolli e dipinti, ma possono anche includere poesie, parole o insieme di immagini e parole, a volte anche musica.

Un po’ di storia

Nel descrivere le origini antiche della comunicazione come forma d’arte, l’artista Edward M. Plunkett, dichiarò provocatoriamente che le origini storiche e mitologiche della Mail art si trovano nel gesto di Cleopatra che spedì sé stessa a Giulio Cesare arrotolata in un tappeto.

La mail art nasce in realtà agli inizi degli anni ’60, quando la New York Correspondance School di Ray Johnson istituzionalizzò lo scambio di opere tramite il mezzo postale. Iniziarono a far parte delle opere anche gli errori grammaticale come illustra il nome stesso della scuola (Corrispondance invece di Corrispondence, in italiano suonerebbe più o meno lo stesso: Corrispondanza invece di Corrispondenza).  La prima mostra importante si tenne nel 1970 al Whitney Museum of American Art di New York. 

Negli anni ’70 la pratica dell’arte postale aumentò considerevolmente diventando un canale di espressione economico e flessibile particolarmente adatto per culture non riconosciute ed underground.  Non a caso vide una grande espansione anche nei Paesi dove la censura era maggiormente impegnata nel bloccare la diffusione di idee alternative, come nei paesi al di là dii quella che veniva chiamata la cortina di ferro o in Sud Africa.

Nel 1984 Ronny Cohen organizzò la mostra “Mail Art Then and Now” alla Galleria Franklin Furnace di New York. In quella occasione Cohen selezionò il materiale inviato alla Franklin Furnace, rompendo così la regola non scritta, ma comunemente accettata, secondo cui tutti i lavori inviati dovevano essere mostrati. Anche se successivamente i lavori scartati vennero reinseriti nella mostra, l’evento rivelò una spaccatura ideologica all’interno della comunità della mail art.

Il picco massimo per la mail art e gli artisti postali, in termini di attività postale globale, fu raggiunto negli anni ’90.COnsapevole di tale crescita, i mailartisti iniziarono una graduale esportazione dei progetti collettivi verso il web ed i nuovi e più economici mezzi di comunicazione digitale.

Numerosi sono ormai i I blog ed i siti sulla mail art, anche se molti artisti postali continuano a preferire i vecchi mezzi basati sulla cassetta postale, ed io sono d’accordo con loro.

Un piccolo passo verso la Gioia di Essere.

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