Cerca la tua poesia con il Caviardage

Il  Caviardage, come il Cut up, è una tecnica di scrittura creativa poetica che aiuta a scrivere poesie e pensieri partendo da testi già̀ scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale. Si può “trovare” la poesia dorsale utilizzando i dorsi dei libri.

La tecnica di base del Caviardage si contamina con svariate tecniche artistiche espressive (quali il collage, la pittura, l’acquarello, etc.) per dar vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano.

Il Metodo può essere utilizzato per sè stessi, come pratica di benessere, all’interno di percorsi scolastici, per attività artistiche o di intrattenimento ludico-espressivo e in ambiti terapeutici come in arteterapia e art counseling.

Il Metodo didattico è stato creato ed è diffuso in Italia da Tina Festa e viene utilizzato da insegnanti nelle proprie classi o da formatori certificati che, in qualità di esperti esterni, propongono laboratori singoli o corsi in scuole di ogni ordine e grado a partire dalla Scuola Primaria, in ateliers, biblioteche e librerie, in associazioni e dovunque si voglia creare un evento legato alla scrittura creativa poetica. (*)

Ho seguito il seminario per formatori del Metodo a Matera con Tina Festa nel 2014.

Mi sono talmente appassionata che per un lungo periodo, subito dopo la formazione, quasi ogni sera creavo la mia poesia utilizzando le pagine di un vecchio libro.  Ora lo faccio sporadicamente, ma lo propongo spesso negli incontri di art-counseling di gruppo o al femminile e anche nei percorsi individuali. E’ anche mia intenzione creare dei laboratori dedicati esclusivamente all’esperienza del Caviardage. Vedi se ce ne sono prossimamente in programma.

Puoi inoltre vedere qui gli insegnanti certificati in Italia per trovare laboratori più vicino a te.  Se non ne trovi e vuoi provare autonomamente il Caviardage segui questi 7 piccoli passi per “cercare” la tua poesia:

  1. Scegli un testo a caso o uno che attira la tua attenzione: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, una poesia, una canzone,  un post che ti ha colpito su Facebook
  2. Leggi il testo, scorrendolo dall’alto in basso, come a volo d’uccello senza entrare nel dettaglio dello scritto.
  3. Nota fra le tante parole presenti quelle che risuonano con il tuo stato d’animo e con una matita cerchiale  o sottolineale.  Non tante, una decina.
  4. Crea un piccolo componimento poetico con le parole trovate, individuando ancora nel testo dei ganci, cioè altre parole che servono ad ottenere una frase che abbia senso per te
  5. Rileggi più volte il testo poetico, anche a voce alta. Se lo ritieni necessario, scrivi la “poesia trovata” su un foglio bianco
  6. Con un pennarello nero (se possibile a punta fine) cerchia le parole trovate. Con un pennarello nero (se possibile a punta grande) traccia una linea sulle righe di testo che non servono, annerendo tutta la pagina. Se ne hai voglia, decora il foglio creativamente  con i colori, collage o con la tecnica grafica che preferisci.
  7. Una volta completato il lavoro dai un titolo alla poesia, metti la firma e la data.

Ti consiglio la lettura del libro Caviardage. Cercare la poesia nascosta di Tina Festa – Altrimedia Editore.

 

Un piccolo passo verso la Gioia di Essere.

(*) definizione tratta dal sito ufficiale www.caviardage.it

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